utenti ip tracking
mangiare fuori aumento di peso

Mangiare spesso fuori fa ingrassare

Chi mangia spesso fuori casa è più propenso all’aumento di peso. E’ questo il risultato di una ricerca svolta degli studiosi nella nota “City University of New York” e pubblicata sull’international journal of obesity; coloro che durante la settimana pranzeranno o ceneranno fuori casa almeno 6 volte al mese avranno problemi di peso. I piatti cucinati al ristorante o i pizzeria, infatti, risultano essere molto più calorici rispetto ai normali piatti casalinghi, sono più ricchi di grassi e influiscono sull’innalzamento dei livelli di colesterolo, un particolare da prendere assolutamente in considerazione. Inoltre chi è solito a cibarsi nei ristoranti è più restio nella consumazione di frutta, un elemento importante per mantenere una dieta equilibrata.

E’ stato appurato, inoltre, che chi si nutre spesso fuori casa assume oltre 200 calorie in più rispetto ad una persona abituata a cibarsi alla propria tavola. Chi è abituato a preparare da solo deliziosi pranzetti o cenette, invece, tende a scegliere ingredienti particolari e freschi, rinunciando ad insacccati, cibi precotti e congelati, puntando meno sui carboidrati che, come ben sappiamo, se elevati possono produrre un notevole aumento di peso.

Uno studio simile era stato effettuato diverso tempo fa su delle piccole cavie da laboratorio; durante la ricerca i topini, principalmente animali notturni, sono stati cibati durante l’arco della giornata. In questo breve lasso di tempo i ricercatori hanno riscontrato sulle cavie un notevole aumento di peso e che ciò è avvenuto a causa di un’alterazione degli ormoni dell’appetito. Questo ha dimostrato che “sconvolgendo” le proprie abitudini alimentari è possibile contrarre un notevole aumento di peso.

Il consiglio dei ricercatore, quindi, è quello di concedersi più pranzi casalinghi, puntando su cibi sani e privi di grassi, così da mantenere un peso e una dieta equilibrata affinché il nostro organismo non possa risentire dei nostri “strappi culinari”.